Dal crudo al cotto
Immagini in uso gratuito per uso giornalistico.
Credit di rigore.

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A mano, strato dopo strato: così nasce un vaso di cotto.

A mano, strato dopo strato: così nasce un vaso di cotto.

L’argilla viene aggiunta su uno stampo. Sempre un poco alla volta.

Vari esempi di fasi di lavorazione manuale del Cotto di Impruneta. Foto Breschi.

Vari esempi di fasi di lavorazione manuale del Cotto di Impruneta. Foto Breschi.

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Ultimi ritocchi a una serie di orci giganti prima della cottura. Foto Breschi.

Orci e grandi vasi ad asciugare prima della cottura. Foto Breschi.

Alcuni grandi orci in attesa di essere conclusi.

Vasi, orci e conche posti ad asciugare nell'essiccatoio ventilato ad aria calda.

Elementi decorativi a tutto tondo, modellati a mano in argilla e applicati con la barbettina, un legante liquido, ma piuttosto viscoso e di consistenza cremosa, ottenuto dall'impasto di acqua e argilla.

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Vaso con festoni in rilievo, realizzato con la tecnica del calco.

L'interno di un antico forno a legna per la cottura della terracotta. Sullo sfondo, davanti ai vasi e alle cassette, i mattoni sono disposti a “chiama fuoco”, cioè con i laterizi disposti di taglio e sovrapposti trasversalmente l'uno all'altro, così da lasciar circolare l'aria e agevolare il tiraggio dei fumi verso la bocca del camino.

Le fascine alimentano la fiamma viva nell'ultima fase della cottura della terracotta, prima di avviare il raffreddamento.

Vasi di varie forme sul carrello all’uscita dal forno. Foto Breschi.

Antichi vasi imprunetini.

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